Piracy Shield, pubblicato il codice sorgente: sotto accusa l'AGCOM
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Direttore: Alessandro Plateroti

Piracy Shield, pubblicato il codice sorgente: sotto accusa l’AGCOM

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La piattaforma antipirateria dell’AGCOM sotto i riflettori per una grave fuga di dati che mette a rischio il sistema.

La notizia ha dell’incredibile. Il codice sorgente e tutta la documentazione interna del Piracy Shield, il sistema antipirateria promosso AGCOM, sono stati pubblicati su GitHub. Ciò ha suscitato non solo preoccupazione per la sicurezza del sistema ma anche accuse di censura.

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AGCOM: l’accusa di censura

Come riportato da Smartworld.it, il Piracy Shield è stato ideato come uno strumento machine-to-machine per combattere la pirateria online. In che modo? Automatizzando le segnalazioni di violazioni dei diritti d’autore da parte dei titolari, come DAZN, Netflix, Sky, e altri.

Tuttavia, secondo l’autore del leak, Piracy Shield non sarebbe tanto uno strumento per arginare la pirateria, quanto più: “Uno strumento di censura mascherato come una soluzione alla pirateria“. Questa affermazione solleva preoccupazioni significative riguardo le finalità del sistema e il suo impatto sulla libertà di espressione online.

Vulnerabilità e conflitti

Una delle rivelazioni più allarmanti riguarda una specifica vulnerabilità del sistema, evidenziata da codici che sembrano evitare blocchi contro domini associati a grandi nomi come Cloudflare, Google, o Amazon.

Questo dettaglio non solo mette in dubbio l’efficacia del Piracy Shield nel suo compito di contrastare la pirateria. Ma apre anche la porta a potenziali abusi e manovre per eludere i controlli. Inoltre, la scoperta che il sistema stava bloccando indirizzi IP legittimi di Akamai aggiunge ulteriori questioni sulla precisione e affidabilità del meccanismo di filtraggio adottato da AGCOM.

Nonostante l’AGCOM e SP Tech Legal, lo studio legale che ha assistito nella creazione del Piracy Shield, non abbiano ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, la notizia ha già iniziato a diffondersi ampiamente online.

Un avviso di rimozione DMCA è stato apparentemente inviato a GitHub. Nonostante ciò, il materiale continua a circolare su altri canali, come Telegram e reti peer-to-peer, aumentando la pressione sull’AGCOM per affrontare pubblicamente la questione. La fuga di dati rappresenta un grave problema per il Piracy Shield e per l’AGCOM. Ma non solo, è una problematica anche per tutti i soggetti coinvolti nella lotta contro la pirateria online.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 27 Marzo 2024 18:28

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